martedì 29 aprile 2014

ridere è bello

pensate ha un fiore che vi fa ridere è che dire rideteci sopra. Mandamelo e mi raccomando dite di questo blog ad amici,parenti e agli amici degli amici degli amici.                                                                                                                                                                     Da blogger

lunedì 28 aprile 2014

zinnie

Nel linguaggio dei fiori è il simbolo della semplicità perché è una pianta che necessita di poche cure. La zinnia appartiene alla famiglia delle composite e ne esistono di diverse specie, con vari colori. Alcune specie sono annuali, altre perenni, tutte comunque originarie dell’America, soprattutto dal Messico.
 E’ una pianta spesso coltivata nei giardini perché produce molti fiori colorati ed è molto resistente alle intemperie, è utilizzata per aiuole e bordure, o in vaso sui terrazzi, e grazie alla lunga durata dei capolini, viene coltivata industrialmente per la produzione del fiore reciso. La zinnia è una pianta resistente e rustica, richiede esposizione soleggiata, clima mite, terreno soffice anche asciutto.

Loto


Il loto è una delle piante acquatiche più belle ed ammirate e non solo per il suo effetto ornamentale, ma anche per il significato che ricopre in molte culture e religioni orientali. Appartenente al genere Nelumbo, il loto conta appena due specie: Nelumbo lutea e Nelumbo lucifera, rispettivamente dai fiori bianchi e rosa ed originarie dell’America e dell’Asia. Due sole specie, forse poco per gli amanti delle piante acquatiche, ma abbastanza per chi adora scoprire l’affascinante linguaggio e significato dei fiori. In quanto a questo, il loto non ha niente da invidiare alle altre piante, visto che la sua fama, in fatto di significati, è nota il tutto il mondo, ma in particolare in Asia, dove le principali fedi religiose hanno usato i fiori di Loto come espressione del loro più profondo misticismo e simbolismo. Il loto non riveste soltanto un significato religioso, ma anche culturale e storico, visto che il suo uso è documentato fin dalla civiltà Egizia, quando i faraoni defunti venivano rappresentati con fiori di loto di colore blu. In natura esistono, infatti, fiori di loro bianchi, rosa, gialli, rossi e azzurri. Ad ognuno di essi viene attribuito un particolare significato che vedremo nei paragrafi successivi, cercando di classificare i vari simbolismi di questa pianta anche in correlazione alle varie culture che l’hanno utilizzata ed adottata nelle loro tradizioni                       
lotosignificato4La maggior parte dei significati attribuiti al loto derivano dal Buddismo, una delle religioni asiatiche più diffuse assieme all’Induismo. La prima ha fatto proseliti in Cina e Giappone, mentre la seconda continua ad essere praticata in India. Il “padre” e fondatore del buddismo è Buddha, personaggio mitologico spesso raffigurato mentre siede sul calice del fiore di loto. I principali significati del Loto derivano proprio dal Buddismo, che considera questa pianta come il simbolo dell’illuminazione e delle rigenerazione spirituale. Il loto, sempre secondo la tradizione asiatica, esprime altri significati profondi ed allo stesso tempo potentissimi, come la crescita spirituale, la resurrezione, la consapevolezza della propria natura e della propria forza e la capacità di non farsi contaminare dalle “lordure” di questo mondo. Proprio la purezza e la capacità di mantenersi intatti dalla corruzione e dal peccato rappresentano meglio ciò che questa pianta acquatica esprime attraverso il suo aspetto esteriore e le sue specifiche caratteristiche vegetali. Il loto, infatti, vive nelle zone stagnanti, con le radici ben salde ed ancorate alla paludi, eppure, nonostante questo, riesce a mantenersi pulito, facendo sbocciare fiori dalla bellezza inenarrabile e con petali e foglie che tendono a mantenersi puliti perché idrofobi, cioè capaci di respingere le particelle esterne trattenendo molecole di acqua. La veloce crescita dello stelo del loto, che emerge improvvisamente dallo stagno, rappresenta il dono dell’elevazione spirituale e della capacità di saper affrontare, con coraggio e coscienza, le difficoltà terrene rappresentante dal fango dove la pianta vive. La particolare caratteristica dei petali del loto, che si chiudono la sera per riaprirsi la mattina, rappresenta la forza vitale capace di rigenerarsi. Il loto è collegato anche alla resurrezione ed all’immortalità, per via della sua caratteristica di produrre semi anche dopo quattrocento anni. Ecco perché i faraoni egizi venivano rappresentati con accanto dei fiori di loto. Anche le antiche divinità indù vengono rappresentate sedute su grandi fiori di loto e con altrettanti fiori di loto in mano. Questo simbolismo è stato fortemente ripreso anche dal Buddismo.

                                                                                                                                                              


lotosignificato3Come accade per altri fiori, anche il Loto viene associato a simbolismi femminili. Essendo un fiore legato all’immortalità, alla creazione ed alla rigenerazione, il loto viene inevitabilmente associato a un principio femminile, indicando grazia, fertilità e fecondità, tutte virtù tipiche del mondo femminile. Questo simbolismo prende spunto dalla forma del fiore di loto, un calice che sembra raffigurare il ventre femminile da cui nasce la vita. Per questo simbolismo dai tratti molto potenti e suggestivi, il loto è stato utilizzato nelle leggende e nei racconti sulla nascita degli dei. Molte divinità indù sono raffigurare mentre siedono su un grande fiore di loto e di loro si narra proprio che siano nate da un fiore che si è aperto al mattino. Anche Buddha, il profeta del Buddismo, secondo la tradizione, sembra sia nato da un fiore di loto.


lotosignificato2Anche il colore dei diversi fiori di loro viene associato a un particolare simbolismo. Quelli bianchi indicano la purezza, intesa come stato dell’anima e della mente, ma anche la perfezione spirituale. Il loto rosa è simbolo della divinità ed è quello maggiormente usato nelle cerimonie delle religioni orientali. Il loto viola è considerato il fiore degli asceti e di tutti coloro che si dedicano alla meditazione ed al raggiungimento della perfezione spirituale. Il loto blu simboleggia la vittoria dello spirito sulle passioni, ma ha anche il significato di saggezza ed intelligenza. Il loto con fiori dorati rappresenta il raggiungimento dell’illuminazione. In tutti i diversi fiori di loto primeggia un significato comune, ovvero il predominio dello spirito e della coscienza su tutto ciò che è materiale e meschino. Saggezza, perfezione, intelligenza, purezza e conoscenza di sé sono i principi su cui si fondano molte religioni e che il loto, con la sua rara bellezza, è in grado di interpretare al meglio.


Il loto è il fiore sacro del Buddismo e di molte altre religioni asiatiche. Alcuni concetti del Buddismo vengono ripresi anche dall’Induismo e molti significati del loto sono comuni a entrambe le religioni. Il loto, nel buddismo, rappresenta l’elevazione spirituale, il cammino dell’Uomo verso una maggiore capacità di non lasciarsi contaminare dai problemi del mondo. Come il fiore si eleva dallo stagno rimanendo perfettamente pulito, anche l’essere umano, attraverso un percorso di meditazione, di saggezza e di crescita interiore, può raggiungere la capacità di superare il male e di non lasciarsi travolgere dalle difficoltà, rimanendo fedele a se stesso e “puro” dai “cattivi” condizionamenti esterni. Il loto, secondo il Buddismo, è proprio il fiore della meditazione e della riscoperta della vita, della luce e della consapevolezza interiore. Essere come il loto non vuol dire non accorgersi dei problemi della vita, ma significa saperli affrontare e superare senza lasciarsene travolgere o condizionare. Ecco perché nel simbolismo del loto, il fiore bianco è quello che meglio rappresenta lo stato di purezza mentale o spirituale comune a tutte le religioni, Anche in quella cristiana, il simbolismo religioso della purezza dell’anima si affida ai fiori bianchi, ma se il Buddismo e l’Induismo usano il loto, il cristianesimo usa il giglio, altro fiore simbolo di candore e di purezza spirituale.


La religione induista attribuisce al fiore di loto il significato di creazione e di rigenerazione, oltre agli stessi significati espressi dal Buddismo. La creazione e la rigenerazione vengono attribuiti a un principio divino femminile. Infatti, è proprio nella religione induista che le varie divinità vengono raffigurare come partorite dal calice del fiore di loto. In tal senso il loto viene considerato come il centro dell’universo. Una leggenda racconta del dio Visnu, dal cui ombelico sbocciò un fiore di loto su cui si sedeva il dio Brahma, identificato come il creatore. Visnu, invece, visto come il protettore, e Shiva, il trasformatore, sono, assieme a Brahma, le principali divinità indù associate al fiore di Loto. Anche le divinità femminili vengono raffigurate sedute su un fiore di loto e con in mano un loto rosa. Si tratta della dea Lakshmi, che personifica la bellezza femminile, la fortuna e la prosperità.


L’Asia è il continente che più di tutti ha saputo creare un forte attaccamento alle proprie origini e tradizioni. Molte usanze e cerimoniali, più che a delle religioni, sembrano appartenere a delle scuole di pensiero o a dei concetti filosofici che considerano il loto come il loro simbolo principale. Si tratta di filosofie o scienze legate alle meditazione ed alla purificazione delle mente, come lo Yoga e il Tantrismo. Lo Yoga è anche una disciplina che insegna la meditazione e il rilassamento attraverso alcune posizioni del corpo. La posizione del loto, detta anche 'padmasana' si usa quando oltre alla meditazione si vuole raggiungere anche un maggiore stato di consapevolezza interiore. Dallo Yoga, che è una disciplina direttamente collegata all’Induismo, ha origine il concetto di centri energetici o “chakra”. Il “chakra della corona”, centro energetico situato nella parte superiore delle testa, viene anche chiamato “ il loto dai mille petali”, mentre nella religione induista, i sette principali centri energetici del corpo ( chakra) vengono rappresentati proprio dai fiori di loto. Nella filosofia tantrica il loto riassume il peculiare significato di principio creante femminile già visto nel paragrafo dedicato all' Induismo.

fiore di loto significato

Girasoli


l nome generico (Helianthus) deriva da due parole greche ”helios” (= sole) e ”anthos” (= fiore) in riferimento alla tendenza di questa pianta a girare sempre il capolino verso il sole, comportamento noto come eliotropismo. Il nome specifico (annuus) indica il tipo di ciclo biologico (annuale).  

A sunflower.jpgAnche il nome comune italiano (Girasole) deriva dalla rotazione in direzione del sole. Il termine “girasole” è anche usato per indicare le altre piante appartenenti al genere "Helianthus", molte delle quali sono perenni.
Il binomio scientifico attualmente accettato (Helianthus annuus) è stato proposto da Linneo (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella 
Il fusto può arrivare normalmente a 2 metri di altezza (nei paesi di origine può raggiungere e superare i 3 – 4 metri). La forma biologica della specie è terofita scaposa (T scap), sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme; sono inoltre munite di asse fiorale eretto, spesso con poche foglie. Tutta la pianta ha una pubescenza ruvida.

clivia


Il  suo nome ricorda romanticamente lady Clive, duchessa di Nortum berland cui il naturalista Lindley manifestò la propria ammirazione dedicandole, appunto, questo bel fiore. La prima volta in cui si parlò ufficialmente della clivia un ambiente botanico fu all’ inizio del secolo scorso allorchè sul Botanic register, diretto dallo stesso Lindley, apparve un disegno di questa pianta in fiore. Passando a tutt’ altro argomento riguardante la clivia, ricordiamo che nel linguaggio floreale essa significa “appuntamento d’ amore”; infatti nel secolo scorso inviare in omaggio un vaso di questa specie corrispondeva alla richiesta di un incontro galante. Oggi, perduto il suo iniziale simbolo, la clivia rappresenta una delle più belle specie da appartamento o per la decorazione di giardini e balconi; all’ aperto essa può vivere tutto l’ anno solo nelle regioni a clima mite o caldo mentre altrove viene coltivata solo in vaso per poter essere ritirata in ambiente chiuso durante la cattiva stagione.

azalea

Azalea bonsai
L’azalea è una pianta dalle foglie piccole, di color verde scuro, molto dure e pelose in superficie, i fiori, che sbocciano in primavere o in estate a seconda della loro qualità, hanno cinque petali, riuniti in piccoli mazzetti di svariate colorazioni: bianchi, rossi, rosa, viola, ecc. Negli ultimi anni sono state create alcune varietà di azalea di colore lilla e azzurro ma a differenza delle altre, queste sono prive di ogni profumazione.

new news

hello, perché non mi mandate i nomi dei vostri fiori preferiti. Io scriverò tutto quello che so su quel fiore